I festeggiamenti civili dedicati al patrono di Camerino risalgono al XIII secolo. Per San Venanzio venivano accese luminarie, offerti ceri e altri oggetti e si accendeva un grande fuoco nella piazza dove sorge la chiesa dedicata al Santo. Non mancavano corse a cavallo e a piedi, a giostre, gare ed esibizioni di abilità .
I giochi e le gare si sono tenuti fino all'Unità d'Italia, le celebrazioni religiose e l'accensione del focaraccio davanti la chiesa di San Venanzio invece non si sono mai interrotte. Nel 1982 è stata riproposta la rievocazione storica della luminaria, che conduce all'Offerta dei Ceri e alla Corsa alla Spada. Da quel giorno la città è tornata a festeggiare San Venanzio come si faceva in passato, oggi la festa è un susseguirsi di riti e cerimonie
La Corsa alla Spada si svolge su un percorso di 1130 metri, dal piazzale antistante la basilica del Santo fino alla chiesa di Santa Maria in Via. Protagonisti di questa gara sono trenta atleti, dieci per ogni Terziero, attratti da una competizione molto sentita e che accende la rivalità . Il premio di questa competizione è una spada, simbolo per eccellenza della cavalleria e dei grandi capitani di ventura, che viene innalzata al cielo dal vincitore tra gli applausi del pubblico. La squadra più forte si aggiudicherà il Palio, un drappo di velluto ricamato e che viene custodito fino all'anno successivo.
Nel pomeriggio si snoda per le vie della città il fastoso corteo del Palio, composto da oltre 500 figuranti tra dame, cavalieri, armigeri, musici e sbandieratori.
Il programma dei festeggiamenti
12 maggio: Offerta dei Ceri
21 maggio: Corsa alla Spada e Palio
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